Giardini Pensili

 

Le parole tetto naturale non stanno ad indicare un mero metodo costruttivo o una semplice soluzione tecnologica, ma al contrario costituiscono una filosofia di vita:

la vita
a contatto con la natura ad ogni costo


Studiando la storia dell’architettura e il suo evolversi nei secoli, si possono rintracciare diversi esempi di impiego strutturale della vegetazione nella costruzione degli edifici.

. I primi a parlare e realizzare dei giardini pensili furono gli Assiro-Babilonesi. Enormi giardini con complessi e ancor oggi sconosciuti sistemi d’irrigazione venivano allestiti sulle terrazze delle più importanti costruzioni, a dimostrazione della potenza e della ricchezza del Signore che vi abitava.

. La sfida degli “architetti del passato” come quelli di oggi era chiara: ricreare un paesaggio naturale all’interno di una costruzione artificiale, con l’intento di esprimere un bisogno prevalentemente estetico.

. Archimede, noto per il suo ingegno e la sua fantasia, nell’enorme nave da lui progettata e realizzata, la magnifica siracusana, allestì un giardino pensile con un’ampia varietà di piante. Al giorno d’oggi non riusciamo ancora a capire con quali congegni avvenisse l’irrigazione e, durante i periodi di navigazione, con quale acqua.