L’Isola di San Clemente si estende su una superficie complessiva di 68.000 mq così suddivisi:
. 42.000 mq destinati a parco;
. 26.000 occupati da edifici.
E’ situata nella laguna centrale di Venezia, in posizione prospiciente la città stessa, la Giudecca e con il Lido in primo piano.
STORIA
Le prime notizie su San Clemente risalgono al 1131, anno in cui fu realizzato un ospedale con annessa piccola chiesa. La storia successiva dell’isola si interseca con le vicende storiche che interessano la città di Venezia: base di ospizio per i pellegrini e i soldati in attesa d’imbarco verso la Terra Santa; insediamento dei Canoni Lateranensi nel 1432 con apliamento dell’edificio dedito a convento e realizzazione del chiosco; insediamento dei monaci Camaldolesi nel 1645 con ampliamento dell’edificio sud; elevazione delle mura di cinta e realizzazione di piccole abitazioni con annesso orto atte ad ospitare i nobili veneziani che desideravano trascorrere sull’isola periodi di ritiri sirituali. Nella seconda metà dell’ottocento, sotto la dominazione austriaca diventa una casa di cura.
Successivamente diventa un manicomio femminile e, dopo la legge che impone la chiusura dei manicomi, un’isola gestita dall’ULLS veneziana che l’adibisce a gattile. E’ questo il periodo di maggior decadenza dell’isola. A causa della pessima manutenzione gli edifici subiscono un repentino deterioramento così come il parco.
PROGETTO
Nel 2000 la Beni Stabili S.p.a attraverso la controllata San Clemente Resort acquista l’isola e progetta la realizzazione di un Hotel a 5 stelle con un parco in grado di soddisfare i clienti più raffinati
E’ la precisa volontà della Committenza di creare un albergo unico a Venezia che porta la nostra società a collaborare con lo Studio Parenti per la progettazione e realizzazione di tutti gli spazi esterni.
L’analisi degli spazi esterni è stata condotta cercando di effettuare un censimento della flora arborea presente nell’Isola e di tutti quegli elementi (arredi, fontane, pozzi ecc) degni di essere conservati in quanto facenti parte della storia del luogo.
Sulla base dei rilievi effettuati ci si è potuti fare un’idea generale dello stato in cui si trovava la vegetazione arborea.
Ciò che ci stupì maggiormente fu il totale stato di abbandono che caratterizzava in misura minore o maggiore l’intera isola. Sia visitando i cortili interni che i grandi spazi esterni, la situazione generale era desolante in quanto molte piante presentavano uno stato vegetativo ormai compromesso. La manutenzione del verde dell’isola era da parecchi anni assente e l’impressione generale era di totale abbandono.
Partendo da questa analisi il progetto del verde si è articolato cercando di mantenere intatta l’immagine dello spazio verde caratteristico dell’isola e salvaguardare la peculiarità di determinati spazi aperti di pertinenza dei vari corpi di fabbrica, pur non rinunciando all’introduzione di elementi di novità e talvolta di necessità, che l’attività alberghiera richiede.
Nessuna modifica alla configurazione generale degli spazi è stata avanzata, ma semplicemente una ridefinizione degli usi e della fruibilità.
Bosco di San Clemente
Il Bosco di San Clemente è la parte dell’isola che presenta la maggior concentrazione di alberi ad alto fusto.
La progettazione di questa zona si è articolata cercando di recuperare quasi tutte le alberature esistenti attraverso semplici interventi di potatura e più complessi interventi di dendrochirurgia.
Un lungo camminamento in pietra d’Istria collega l’ingresso dell’albergo con la darsena semicircolare, dove trovano un confortevole approdo le barche per gli ospiti. Un pergolato in ferro battuto, verniciato con un colore bianco brillante con forma circolare, enfatizza la forma della darsena e accompagna l’ospite lungo il precorso perimetrale. Sempre all’ingresso, una collina realizzata con materiali di scarto in tempi lontani, è stata ricoperta di tapezzanti e arbusti diventando uno splendido belvedere verso Piazza San Marco.
Zona sportiva
Il percorso perimetrale realizzato lungo il perimetro dell’isola, partendo dalla darsena adibita all’ormeggio delle barche da trasporto e passando per la darsena principale, conduce alla zona sportiva adibita a golf. Un piccolo campo da golf a tre buche si articola attorno a un laghetto centrale a forma di otto per il divertimento dei clienti più esigenti. Per movimentare la massa d’acqua, impedendo la putrefazione del materiale organico con conseguente cattivo odore, sono stati utilizzati dei gaiser dallo splendido effetto coreografico. Sempre nella zona sportiva è stata realizzata la piscina e due campi da tennis che, assieme al golf, rapresentano l’offerta dell’albergo per lo svago e lo sport.
La zona golf è stata separata dalle restanti aree da una dolce e ben ponderata modulazione del terreno che, pur costituendo una separazione fisica, allo stesso tempo consente alla vista di sconfinare liberamente su tutto il parco.
Zona espositiva
La zona espositiva, come il nome stesso lascia capire, prevede il disegno dello spazio organizzandolo per “sale espositive”. Percorsi in ghiaietta delimitati da barre in ferro conficcate nel terreno, conducono a tre zone distinte (tre sale espositive) circoscritte da siepi e arbusti con parterre in ghiaia. Una sala espositiva, realizzata con una leggera depressione del terreno, è attraversata da un ponte in legno incurvato, quasi si trattasse di un ponte in mezzo a un lago. L’idea delle sale espositive nasce dalla richiesta della committenza di organizzare delle esposizioni all’aperto, con la possibilità di gestire più scenografie in modo autonomo e con coni visuali diversi.
Verso ovest, il settore è chiuso e separato da quelli circostanti da una siepe di buxus e lonicera, chiudendone e raccogliendone lo spazio.
Parco d’acqua
Il progetto originario approvato prevedeva per questo spazio la realizzazione di un percorso d’acqua all’interno di vasche e canali. Il gioco d’acqua doveva svilupparsi parallelamente al corpo di fabbrica n° 8, partendo da un invaso di forma circolare e mediante un canale confluire in una serie di vasche.
Successivamente la committenza ha deciso di non realizzare i giochi d’acqua e la zona è stata completata valorizzando le alberature esistenti e la collina esistente.
L’utilizzo di tapezzanti ha permesso di rendere un punto pieno di colore una collina altrimenti insignificante. Due percorsi in ghiaietta consentono di arrivare alla sommità da cui si può dominare il parco e la splendida isola del Lido di Venezia.
CORTILI INTERNI
Cortile del Sole
Il cortile del Sole si trova in diretta comunicazione con la cucina dell’albergo. I questo caso si è pensato di conservare la forma dell’aiuola esistente, addobbandola con piante aromatiche distribuite a forma di sole al servizio della cucina. Due serie di vasi in cotto realizzati dalle fornaci dell’Impruneta con limoni e allori contribuiscono a ingentilire il cortile e a sottolinearne le diagonali principali.
Cortile dell’Orologio
Il cortile dell’Orologio prende il nome dall’enorme orologio presente nella facciata interna del corpo principale dell’albergo. In questo spazio riservato e raffinato dell’albergo, una fontana articola e separa le quattro aiuole centrali il cui perimetro è stato evidenziato mediante una siepe di buxus. Lateralmente invece le due aiuole esistenti sono state decorate con fioriture stagionali disposte secondo un disegno triangolare.
Cortile dei Tigli
Analogamente al cortile della Tranquillità, anche questo spazio si apre sul resto dell’isola. Come si evince dal nome, la specie caratterizzante è quella del tiglio che viene mantenuto, ove possibile, e integrato con nuove piante della medesima specie. Il trattamento del parterre prevede il ridisegno delle zone verdi tramite la piantumazione di perenni assortiti.
Cortile della Tranquillità
Indubbiamente il Cortile della Tranquillità è il più importante e il più grande di tutto l’albergo. Gli interventi da noi previsti si sono articolati in una manutenzione delle essenze arboree esistenti e il rinfoltimento della vegetazione tramite la piantumazione di nuove alberature. E’ stata ridisegnata la pavimentazione esistente costituita da due percorsi centrali e uno perimetrale che formano una piazzola centrale in cotto con bordure in pietra d’Istria.
La muratura esistente che separava a metà l’intero cortile è stata eliminata e “ricordata” con una traccia molto bassa ricoperta da tapezzanti. Dai due percorsi centrali in cotto si sviluppano delle isole in ghiaino dove sono stati posizionati degli elementi di arredo per la sosta. Ai quattro angoli della piazza centrale sono presenti delle fontanelle in ghisa.